Amarcord

Ricordando… Hina matsuri, la festa delle bambole

In Giappone, il 3 marzo si celebra l’Hina matsuri pregando per la salute, la felicità e la crescita delle proprie figlie femmine.

Hina matsuri, letteralmente la Festa della bambola, è considerata anche la festa delle ragazze con la quale si prega per la salute, la felicità e la loro crescita. Al contrario del 5 maggio, festa dei bambini, questa festa rimane comunque un giorno lavorativo.

Un altro nome per questa giornata è Momo no sekku, ossia festa dei fiori di pesco, perchè cade in questo periodo sbocciano questi fiori, simbolo di un matrimonio felice.

La tradizione vuole che durante questa giornata, vengano esposte in casa delle particolari bambole chiamate hina ningyo, tramandate di generazione in generazione.

Queste bambole possono essere di fattura pregiata, quindi abbastanza costose, oppure più economiche, ma rappresentano sempre le stesse figure.

Nascita e tradizione

Questa festa risale al periodo Edo, dal 1600 al 1867, importata dalla Cina e originariamente si usava far galleggiare le bambole di carta sul fiume che le trasportava, portandosi via anche gli spiriti maligni.

La tradizione principale prevede il montaggio di un altare ricoperto con un un tappeto rosso su cui sono collocate diverse piattaforme di bambole nel tradizionale abito di corte del periodo Heian.

Generalmente i ragazzi non partecipano all’Hina matsuri. Per loro esiste un altro giorno, noto come il giorno dei bambini, che si tiene il 5 maggio durante la Settimana d’oro in Giappone.

Le ragazze oggi indossano il loro più bel kimono e alcune si vestono come delle bambole. Spesso si organizzano delle feste a tema e si mangiano gli hishi mochi, delle torte di riso a forma di diamante da tre o cinque piani. Queste sono accompagnate da un particolare sake dolce, chiamato shirozake.

red, white, and green lozenge-shaped rice cakes (used for Japanese Girls’ Festival)

Il nostro parere

Una festa veramente suggestiva e particolare, che noi occidentali ammiriamo da lontano. Sarebbe una cosa da vedere almeno una volta nella vita per acquisire qualcosa di questa cultura così lontana da noi.

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