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Perché si dice: “Gettare le perle ai porci”?

Prosegue il nostro viaggio alla scoperta delle origini delle espressioni che usiamo quotidianamente. Oggi vi spieghiamo perché si dice: “Gettare le perle ai porci“.

Perle ai porci” è la traduzione della locuzione latina “Margaritas ante porcos“, letteralmente “Perle dinanzi ai porci“. La si usa nella nota espressione “Gettare le perle ai porci” usata per indicare quando si danno cose preziose a chi è incapace di valutarle: offrire valori, consigli, parole a chi non è in grado di apprezzarli.

La frase allude a un’esortazione di Gesù che si trova nel vangelo di Matteo (VII, 6), che s’inserisce in un lungo elenco di raccomandazioni che Cristo fa ai suoi discepoli dopo il celebre discorso della montagna. A loro dice:

Non gettate le cose sante ai cani e le perle ai porci, perché non le mettano sotto i piedi e vi si volgano contro per sbranarvi”.

La locuzione ha conservato il valore che aveva nel testo: non tutto è fatto per tutti.

Questa sentenza di Gesù è stata variamente interpretata: nel linguaggio politico del I secolo, i cani e i porci, animali impuri per la tradizione giudaica, rappresentavano i pagani e l’invito era a non dare loro ciò che è sacro, in questo caso la predicazione e i culti cristiani. Diversa l’interpretazione “paolina” perché il messaggio di Gesù verrà spiegato in senso più universalistico e, conseguentemente, tale da potere e dovere essere trasmesso anche ai “gentili”, ossia i pagani.

E voi, cari lettori, quanto volte avete sentito o usato questo modo di dire? Certo è che tale locuzione è un invito a non sprecare le cose di valore, materiali o no, dandole a chi non è in grado di apprezzarle. Attenzione a chi date le vostre “perle”!

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