Amarcord

Ricordando… Mia Martini, detta Mimì

Il 12 maggio 1995 ci lasciava una delle cantanti più amate e famose del repertorio italiano, Mia Martini. E oggi vogliamo ricordarla così.

Mia Martini, pseudonimo di Domenica Rita Adriana Bertè, è considerata una delle più belle voci femminili italiane. La sua è una storia tormentata.

Ma grazie alla sua voce riuscì a conquistare artisti di ogni calibro, come il francese Charles Aznavour, che riuscì ad averla come sua partner per una serie di concerti nei più grandi teatri d’Europa.

La vita di Mia Martini

La carriera di Mia Martini iniziò nel 1963, quando Carlo Alberto Rossi la lanciò come ragazza yé-yé, seguendo la moda di quegli anni, e lanciandola con il nome di Mimì Bertè.

Questa veste, però, le stava stretta e non si addiceva al suo animo, che non vedeva l’ora di trovare la sua dimensione per venir fuori.

Sarà nel 1971 che la cantante calcherà le scene con il nome con cui la conosciamo tutt’ora, Mia Martini. “Oltre la Collina” è il suo primo album e fu l’inizio di un grande successo.

Nel 1982 partecipò per la prima volta al Festival di Sanremo con la canzone “E non finisce mica il cielo”; in quell’occasione vinse il premio della critica istituito appositamente per lei, ecco perché porta tutt’ora il suo nome.

La sofferenza

Gli anni successivi furono difficili, sia per la relazione tormentata con Ivano Fossati sia per le maldicenze che nacquero all’interno del mondo dello spettacolo ostacolandola.

Persino alla Rai credevano che lei portasse sfortuna e che mandando in onda le sue canzoni potesse esserci un improvviso salto della corrente o un cortocircuito.

Ma Mia Martini non si diede per vinta e tornò sotto le luci della ribalta con un consenso ancora maggiore. Era il 1989 quando tornò al Festival di Sanremo con la canzone “Almeno tu nell’universo”.

Tre anni dopo tornò sul palco dell’Ariston con “Gli uomini non cambiano”, che arrivò al secondo posto e che le permise di partecipare all’Eurofestival.

Nel 1995 aprì una nuova tournée con Mimmo Cavallo e soffriva già da tempo di un tumore all’utero per il quale non si volle operare.

Ed è proprio durante le tappe del tour, era stata ricoverata per gravi segnali di malessere, che però furono ignorati.

La sua morte avvenuta il 12 maggio 1995 è ancora avvolta dal mistero.

Fu ritrovata dopo due giorni dal decesso nell’appartamento a Cardano al Campo, nel Varese; la causa della morte è legata ad un arresto cardiaco, probabilmente per uso di stupefacenti.

Il nostro parere

La figura di Mia Martini è estremamente particolare, così come lo è il graffio malinconico della sua voce. Secondo la cantante era impossibile riuscire ad amare senza soffrire.

E il dolore, come le gioie e le consapevolezze acquisite negli anni dalla cantante sono rintracciabili in ogni sua nota e in ogni parola delle sue canzoni, tanto che queste rimangono immortali nel tempo.

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