Amarcord

Ricordando… il 17 marzo 1861, l’Unità d’Italia

Oggi ricorre il 160° anniversario dell’Unità d’Italia, un traguardo non semplice. Ripercorriamo insieme i passaggi storici più importanti.

Con la legge del 17 marzo 1861, il Re di Sardegna Vittorio Emanuele II assunse per sé e per i suoi successori il titolo di Re d’Italia. Con questo atto normativo avvenne ufficialmente la proclamazione del Regno d’Italia.

E oggi, nel 160° anniversario dell’unificazione nazionale, ripercorreremo le tappe fondamentali che hanno portato a compimento quell’ideale di Patria unita.

Perché, in fondo, i cittadini dei sette Stati, nei quali era allora divisa l’Italia, erano parte di una “nazione culturale” di antiche origini, priva di forma politica ma con una comune identità.

La storia

“…Il Re Vittorio Emanuele II assume per sé e suoi Successori il titolo di Re d’Italia”. Con queste parole aveva luogo la proclamazione ufficiale del Regno d’Italia, diventando anche la prima legge del regno neo-costituito.

Il processo di unificazione, non ancora concluso, continuò con la terza guerra d’indipendenza, con la quale il Regno d’Italia consegue l’annessione del Veneto, oltre che della provincia di Mantova e di parte del Friuli, ponendo così fine alla cosiddetta “questione veneta”.

La seconda spedizione di Garibaldi verso Roma nel settembre del 1867 non ebbe l’esito sperato. Egli entrò in armi nello Stato pontificio sperando di poter suscitare una sollevazione popolare, ma il popolo romano non aderì alla rivolta.

Per conquistare Roma, però, occorreva aspettare che l’intero scenario geopolitico europeo mutasse. E il mutamento infine arrivò, sancito dalla vittoria delle armate prussiane nella guerra del 1870 contro la Francia di Napoleone III.

Con la Prima guerra mondiale si concluse il processo di unificazione nazionale che portò all’Italia dei giorni nostri.

Il nostro parere

Abbiamo scelto questo evento per continuare a tramandare, soprattutto nelle giovani generazioni, quel patrimonio di identità e di coesione nazionale che gli Italiani hanno saputo costruire nel corso della loro storia, anche attraverso dolorose esperienze.

E anche perché, in questo periodo storico, dobbiamo ricordarci della nostra identità di popolo coeso, senza discriminazioni, distinzioni di ogni genere. Abbiamo lottato per essere ciò che siamo ora e continueremo a farlo.

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