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Perché a Carnevale si lanciano i coriandoli?

Il Carnevale è una festa celebrata prevalentemente nei Paesi di tradizione cristiana in cui si svolgono parate, sfilate e ci si traveste in maschera. Ma vi siete mai chiesti perché si lanciano i coriandoli?

L’etimologia della parola Carnevale

Per quanto riguarda l’etimologia della parola Carnevale, secondo alcuni deriva dal latino Carnem levare (eliminare la carne) o da Carnem vale (carne addio), proprio ad alludere al fatto che questa festa precede la serie di digiuni che i cristiani cattolici praticano durante la Quaresima.

Per altri, deriva da Carnualia (giochi campagnoli) o da Carrus navalis (nave su ruote), come esempio di carro di carnevale.

Excursus storico

Ma… veniamo al dunque. Perché in questo clima così pieno di gioia e allegria che si respira a Carnevale si lanciano i coriandoli? La tradizione nacque proprio in Italia e risale ai festeggiamenti del Rinascimento. Giovanvettorio Soderini, secondo quanto riporta il dizionario Treccani, avrebbe, per primo, utilizzato i semi di coriandolo ricoprendoli di zucchero, per trasformarli in confetti. Poi, al posto di questi vennero usate delle palline di gesso colorato, più economiche.

Solo a fine ‘800 il gesso fu sostituito dalle palline di carta. Nel 1876, infatti, Ettore Fenderl pensò di ritagliare pezzetti di carta per sostituire i coriandoli di gesso, che non poteva permettersi di comprare.

Anche Enrico Mangili, un anno prima, vicino Milano, usò dei dischi di fogli di carta usati per l’allevamento dei bachi da seta. Rapidamente, così, questi pezzetti di carta hanno sostituito le palline di gesso, che sono completamente scomparse.

Il lancio degli oggetti: cosa rappresenta?

La tradizione di lanciare piccoli oggetti era in voga già ai tempi dei Greci, che ne facevano un uso davvero versatile. Proprio loro erano soliti tirare foglie e petali di rose sugli atleti vittoriosi o sugli eroi di una battaglia, ma anche sul corpo dei morti ai funerali e agli sposi durante il matrimonio. Anche oggi, se ci pensiamo, i coriandoli sono usati negli eventi sportivi o per festeggiare ad esempio il Capodanno o alcune cerimonie particolari.

Cosa si vuole rappresentare lanciando questi oggetti? Secondo alcuni è solo una partecipazione al trionfo, richiamando il lancio di doni. Per altri rappresenterebbe un rito magico, ricordando i poteri magici attribuiti a fiori e piante. Un’altra interpretazione, proposta da Walter Burket, si discosta decisamente da queste due. Per lo storico, il lancio richiamerebbe la lapidazione e quindi una sorta di sublimazione della violenza.

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