Amarcord

Ricordando… La fine della Prima Guerra Mondiale

In questo giorno ricorre l‘anniversario della fine della Prima Guerra Mondiale, con l’entrata in vigore dell’Armistizio di Compiègne.

Il conflitto iniziò il 28 luglio 1914 con la dichiarazione di guerra dell’Austria alla Serbia dopo l’omicidio dell’arciduca Francesco Ferdinando, avvenuto il 28 giugno 1914. Il conflitto è diventato in breve tempo il più vasto della storia. La guerra ha viste contrapposte le maggiori potenze mondiali e per la sua fine è stato determinante, nel 1917, l’ingresso degli Stati Uniti.

Alle 11:11 dell’11 novembre 1918 il Secondo Reich si arrende alle potenze Alleate. Viene firmato quello che passerà alla storia come l’Armistizio di Compiègne all’interno di un vagone ferroviario. La Grande Guerra è finita.

La fine della guerra “tecnologica” industriale, in cui vennero utilizzate armi mai utilizzate prima è stata proprio concordata a bordo del simbolo del progresso per antonomasia: il treno. Sul binario morto della linea Compiègne-Soissons i tedeschi e il generale Foch, comandante degli eserciti dell’Intesa, firmano la pace con l’orologio alla mano, per far cessare le ostilità all’undicesima ora dell’undicesimo giorno dell’undicesimo mese del 1918.

Le condizioni della pace imposte alla Germania furono terribili. L’obiettivo principale era impedirne il riarmo, evitando che potesse riprendere le ostilità. Le imposizioni riguardarono il ritiro delle truppe tedesche da tutti i territori occupati e avrebbero dovuto abbandonare anche tutti i territori sulla riva sinistra del Reno e consegnare le guarnigioni di Magonza, Coblenza e Colonia alle truppe d’occupazione francesi.

La Prima Guerra Mondiale comportò la fine dei maggiori imperi esistenti fino a quel momento e lo stravolgimento della geografia dell’Europa.

Il nostro parere

Al di là della gioia e della vittoria, la Grande Guerra costò un prezzo altissimo alle potenze occidentali. E in particolare all’Italia. Furono altissimi i numeri di morti, feriti, prigionieri e dispersi. Solo l’Italia conta almeno 680mila caduti. Ma oggi, come ogni giorno, da più di cento anni, vogliamo lodarli. Sempre e comunque per i loro sforzi.

Commenta anche tu questo articolo con noi!