Curiosity

Perché si dice: “Andare in brodo di giuggiole”?

Se vi è capitato di usare o sentire dire l’espressione “Andare in brodo di giuggiole” senza saperne il significato, oggi ve lo spieghiamo noi!

Può capitare che durante una conversazione si possano sentire delle terminologie o dei modi di dire che vengono solitamente utilizzati ignorandone l’origine o il loro significato. Una delle espressioni usate da moltissime delle persone nel linguaggio colloquiale è sicuramente “Andare in brodo di giuggiole”.

Il modo di dire in questione viene utilizzato principalmente per esprimere una grandissima gioia difficile da contenere; il significato, quindi, è figurato ed è frutto di un’alterazione dell’originaria “andare in brodo di succiole”, che venivano bollite, al contrario delle giuggiole, impiegate, fra l’altro, sia in medicina, per decotti contro la tosse, sia in cucina, per marmellate e confetture, hanno preso il posto delle succiole, ossia delle castagne lessate con la buccia.

È altresì vero, però, che il brodo di giuggiole non è altri che un liquore composto, creato grazie all’impiego di giuggiole appassite, quindi l’origine dell’espressione tanto famosa può anche essere ricondotta o accostata allo stato di felicità che viene provocato consumando questa particolare bevanda.

L’uso di questa espressione originaria, di provenienza toscana, è già ammesso nella prima impressione del Vocabolario degli Accademici della Crusca (1612), dove, per l’appunto, è menzionata due volte: alla voce succiare, con un esempio tratto dal Morgante di Luigi Pulci e alla voce castagna.

E voi, cari lettori, quanto volte avete sentito o usato questo modo di dire? Certo è che vi auguriamo di trovarvi ogni giorno “in un brodo di giuggiole“!

Commenta anche tu questo articolo con noi!