Amarcord

Ricordando… la scoperta degli anelli di Urano

Accadde il 10 marzo del 1977: l’astronomo James Elliott comunica la scoperta degli anelli di Urano. Appurando poi la presenza di 13 di essi.

Il 10 marzo 1977, si tratta di una data per molti versi significativa anche se spesso trascurata. Nonostante ciò è considerata uno dei più grandi cambiamenti avvenuti nella conoscenza della struttura del Sistema Solare dai tempi della scoperta di Plutone.

Gli anelli di Urano

Il pianeta Urano ha due serie di anelli. Quello interno, scoperto nel 1977 da James Elliott, è costituito principalmente da nove anelli stretti e scuri. La sonda spaziale Voyager 2 ha però scoperto altri due anelli che sono all’interno.

Esiste inoltre un sistema esterno composto di due anelli più distanti, scoperto grazie alle immagini acquisite dal telescopio spaziale Hubble nel 2003. Nel 2006, Hubble e le osservazioni Keck ci hanno mostrato gli splendidi anelli esterni colorati.

La loro scoperta

Il sistema di anelli interno, come già detto, è stato scoperto il 10 marzo 1977 da James Elliot insieme ad Edward Dunham e Douglas Mink grazie al Kuiper Airborne Observatory.

Gli astronomi studiando l’atmosfera di Urano si accorsero che una stella, durante le loro osservazioni, scomparve brevemente dalla vista cinque volte prima.

Conclusero che doveva esserci un sistema di anelli intorno ad Urano e dall’analisi dei dati ne scoprirono 6. Studi successivi nello stesso anno, effettuati all’osservatorio di Perth, permisero la scoperta di altri 3 anelli.

Il nostro parere

Una scoperta sensazionale per gli appassionati di astronomia, le immagini sono da togliere il fiato.

Infine vogliamo aggiungere una piccola perla: mitologicamente parlando, tra Urano e Saturno non scorreva buon sangue e quest’ultimo riuscì a spodestarlo dal trono.

Urano però riuscirò a prendersi la rivincita con alcuni primati astronomici, tra cui la presenza degli anelli di cui abbiamo deciso di parlarvi in questo articolo di oggi.

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